Quali sono i giorni migliori per comprare online
Vuoi acquistare un tablet online? Quali sono i periodi migliori per risparmiare sul prezzo? Meglio se lo fai lunedì, quando il prezzo è più basso. Se invece stai tenendo d’occhio un paio di scarpe che ti piacciono, evita di salvarlo nei preferiti per comprarlo nel fine settimana: potresti accorgerti che improvvisamente il prezzo è salito.
Sono le sorprese dei “prezzi dinamici” ultimo grido del settore digitale e del marketing online, ovvero una tecnica che fa fluttuare il costo dei prodotti su Internet in base al giorno della settimana, alla richiesta e ai prezzi della concorrenza, utilizzando sofisticati algoritmi che elaborano le abitudini degli utenti e le tracce che lasciano sul web.
Una recente ricerca ha confrontato le variazioni sui siti di eshopping britannici e ha scoperto che per 11 categorie merceologiche su 12 i prodotti erano più economici il lunedì rispetto alla domenica.
Dati che provano come chi vende abbia una conoscenza precisa dei comportamenti dei consumatori: la maggior parte di loro preferisce infatti acquistare dal pc di casa nel weekend, quando ha più tempo a disposizione e può consultarsi con i familiari. In Italia le variazioni sono minori perché sono pochi i siti che adottano software per monitorare i mutamenti della domanda e cambiare tempestivamente i prezzi.
Il primo consiglio è ovviamente di non fare shopping online nei fine settimana (soprattutto sui siti britannici) e nei giorni “neri” (quelli delle immagini qui sopra).
Preferisci sempre gli indirizzi italiani dove, almeno per il momento, i prezzi sono più stabili: se cerchi prodotti tecnologici ed elettrodomestici. Molto importante è anche monitorare i prezzi
usando i cosiddetti comparatori che non vendono direttamente, ma funzionano come una sorta di classifica dei siti dove un certo prodotto costa meno.
Non hanno quindi nessun vantaggio nell’utilizzare il dynamic pricing perché guadagnano una percentuale in base al numero di utenti che comprano su un sito.
Così eviti il caro voli
Il settore viaggi è stato il primo ad applicare il prezzo dinamico. Già nel 2012 Orbitz, sito collegato a Expedia, ha fatto notizia perché era in grado di individuare il computer da cui l’utente prenotava la vacanza: se usava il Mac, considerato “da ricchi”, il prezzo saliva oppure se aveva dei cookie che indicavano precedenti ricerca significava che era interessato di sicuro all’acquisto.
Anche l’associazione italiana Federprivacy l’estate scorsa ha lanciato l’allarme, segnalando che un volo può lievitare anche del 30% grazie all’utilizzo di cookies e strumenti di web analytics che consentono di fare prezzi “su misura”.
In pratica, se cerchi più volte una destinazione e ne parli sui social come del viaggio dei tuoi sogni, realizzare il tuo desiderio può costarti più caro. Conta anche la città di provenienza. Per evitare le tariffe dinamiche, consigliano gli esperti di Federprivacy, è bene cancellare spesso la cronologia di navigazione dal browser e ripetere la ricerca da diversi dispositivi. Ma il prezzo dei voli e degli hotel, come tutti sanno, dipende anche dal periodo in cui si prenota.
Skyscanner, sito internazionale di comparazione dei voli, pubblica ogni tre anni online uno studio che indica il momento migliore per acquistare un biglietto per le destinazioni più amate dagli italiani. Se hai in mente un weekend a Parigi, per esempio, prenotando 16 settimane prima della partenza risparmi il 6,5%, mentre il mese in cui i voli per la capitale francese costano meno è novembre (-12% rispetto alla media).